Vacanze in Thailandia – Proprio come si fa per una bottiglia di buon vino, che prima di assaporarlo si lascia decantare, anche per parlarvi del mio viaggio in Thailandia mi sono presa del tempo. Tante le emozioni e le sensazioni prima, durante e dopo il viaggio. Ci voleva del tempo per trasmettere quello che ho provato durante questo viaggio.
Nell’articolo precedente vi ho raccontato come abbiamo organizzato il viaggio, i costi che abbiamo sostenuto e vi ho dato anche qualche consiglio utile.
Se non l’avete ancora letto lo potete trovare qui: Prima volta in Thailandia fai da te – Consigli utili
Dopo questa premessa che ne dite di entrare nel vivo del racconto e assaporare con me le sensazioni di questo viaggio?
SOMMARIO
Vacanze in Thailandia – La partenza
La notte prima della partenza non ho quasi dormito. Era da tempo che non mi capitava. È la mia prima volta in Asia, sono molto emozionata.
Nei mesi precedenti avevo letto molto sulla Thailandia e mi ero fatta dei miei quadri mentali.
Non vi nego che ero un po’ in tensione anche per le mie fobie. Possibili malattie che potevo contrarre (non abbiamo fatto nessun vaccino, a parte il richiamo dell’antitetanica), strani animali che potevano rendere la mia vacanza impossibile, ecc… Inutili paure che man mano che si avvicinava la partenza lasciavano il posto all’emozione del viaggio.
Partiamo da Torino alla volta di Milano Malpensa, la giornata non è delle migliori e fa anche freddino, d’altronde siamo al 22 febbraio. Sul tranfer che ci porta all’aeroporto conosciamo una famiglia che stava partendo per Cuba. La ragazza mi guarda e notando il mio cappello di paglia mi chiede dove stavamo andando. Noi in coro rispondiamo Thailandia! Lei ci dice: “Vi invidio! Adoro la Thailandia ci sono strata tre volte, anche se devo dirvi che la prima volta che sono arrivata a Bangkok ho pianto per 3 giorni”. Nel frattempo siamo arrivati all’aeroporto è io non ho avuto tempo di chiederle perché Bangkok gli avesse fatto questo effetto.
Il Volo
Come vi ho anticipato la volta scorsa abbiamo il nostro era un volo diretto Milano-Bangkok operato dalla compagnia di bandiera Thailandese la Thai Airways. Una scelta azzeccata, l’Airbus 350 è veramente un aereo comodo e confortevole. Il personale disponibile ci ha messo subito a nostro agio, e quando ti aspettano 12 ore di volo credetemi è un buon presupposto.
Finalmente un pò di spazio tra i sedili, che permette di allungarsi durante il viaggio, l’intrattenimento certo non manca. Un’ampia scelta di film, documentari, compilation da ascoltare, giochi e si può anche chattare con gli altri viaggiatori. La vera chicca però era il View del volo. Grazie a una telecamera posta sopra il velivolo si può vedere in diretta il volo, il decollo e l’atterraggio. Ho passato un bel po’ di tempo a guardare questa telecamera era un po’ come essere seduti sopra l’aereo. Non potevo perdermi l’occasione di farvi atterrare con me a Bangkok, ecco un breve video.
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Durante il volo ho giocato, guardato un paio di film, ho iniziato ad assaporare il cibo thailandese ma non sono riuscita a dormire. Non vedevo l’ora di arrivare. Ogni tanto mi venivano in mente le parale di quella ragazza. Mi chiedevo, come mai ha pianto per tre giorni una volta arrivata a Bangkok?
La nostra vacanza era cominciata…
L’arrivo a Bangkok
Atterriamo a Bankgok intorno alle 6 del mattino è ancora buio. Usciamo dall’aeroporto e ci accoglie una pioggia battente e un caldo afoso, accidenti iniziamo bene!
Troviamo un taxi che ci permette di raggiungere il Chao Hostel. Durante il percorso noto subito che c’è molto verde ma più ci avviciniamo a Bangkok e il verde lascia il posto ai grattacieli, alle strade trafficate e al caos. Una cosa che mi colpisce è il groviglio di fili della luce e del telefono, lungo le strade. Penso che qui gli elettricisti rischiano la vita tutti i giorni!
Arrivati a destinazione scopriamo che il Chao Hostel è al 14 piano di un edificio che ospita un hotel e altri uffici.
Non so come sono gli altri ostelli ma questo è veramente molto carino, esattamente come descritto nelle foto.Gli spazi comuni sono ampi e confortevoli e le camere (noi avevamo scelto due doppie), essenziali e deliziose.
Approfittando del fatto che ha smesso di piovere ci mettiamo in cammino alla scoperta della città.
Una sensazione stranissima quella di girare con i sandali e la mezza manica, tenendo conto che fino al giorno prima avevo il piumino. Questo senso di libertà che inizio ad avere anche per via dell’abbigliamento mi piace e amplifica la mia sensazione di vacanza. Proprio alle nostre spalle dietro ai grandi grattacieli e alle trafficate vie, scopriamo un’altra Bangkog. Quella semplice fatta di case fatiscenti lungo i canali, di odori forti e di gesti di vita quotidiana.
La casa museo Jim Thompson
La casa-museo di Jim Thompson che tanto volevamo visitare e proprio dientro il nostro ostello. Cosi cogliamo l’occasione ed entriamo, il costo è di circa 150 Bath (4 Euro).
Dovete sapere che Jim Thompson è stato un personaggio poliedrico, architetto, collezionista, antiquario, un accorto uomo d’affari, ma comunque famoso per aver rilanciato la seta Thailandese. Creo un vero è proprio impero che ancora oggi conta diversi negozi di seta in tutta la Thailandia e non solo.
La visita permette d’immergersi nel mondo di questo affascinante personaggio, partendo dal fatto che per visitare la sua casa bisogna togliersi le scarpe. Questa sarà una delle tantissime volte che mi toglierò le scarpe, perché come ho letto da qualche parte, per un thailandese ogni occasione è buona per togliersi le scarpe!
Arredi ricercati, pezzi da collezione che si armonizzano con il verde che circonda la casa, sembra quasi di essere in un altro mondo, e non nella caotica Bangkok.
La visita della casa accompagnati da una guida i (noi abbiamo scelto quella in lingua inglese), dura circa 30 minuti, dopo di che si può girare liberamente il piccolo giardino e la boutique dove si possono acquistare i prodotti realizzati con la preziosa seta. Potete prenotare direttamente i biglietti qui The Jim Thompson House
Lasciamo questo luogo e attirati dai tipici barconi che attraversano i canali iniziamo a percorre una delle passerelle per raggiungere una fermata. Gli odori sono fortissimi e l’igiene qui non è proprio il massimo. Lungo le passerelle vi sono tantissimi posti dove ci si può fermare e mangiare qualcosa.
Ecco un’altra cosa che mi ha colpito dei tailandesi, cucinano in continuazione in ogni angolo. Certo non bisogna guardare dove lavano piatti e posate, ma sicuramente a Bangkog non si muore di fame.
In giro per canali
Vi assicuro che prendere al volo uno di questi barconi è un’esperienza da veri atleti! Le barche sono molto basse e non si fermano tantissimo alle fermate quindi dovete salire al volo, e aggrapparvi subito a un supporto se non volete cadere in acqua. Il biglietto si fa bordo gli addetti stanno appesi ai bordi della barca e vengono a riscuotere. Vanno molto veloci ed è incredibile come uomini d’affari e donne su tacco 12 riescono con agilità a salire e scendere. Prendiamo subito il barcone nel senso sbagliato così io che avevo trovato un certo equilibrio, ho dovuto saltare giù dalla barca e prendere quella opposta.
Se siete meno temerari vi consiglio un comodo tour dei canali con barca privata.
Dopo essere sopravvissuti anche a questa esperienza non contenti decidiamo di prendere i famosi Tuk Tuk, dove rischiamo nuovamente la vita. Vanno come i matti e se non ti tieni stretto a qualcosa rischi di volare giù ogni volta che curvano. Non ci capiamo e ci lascia da tutt’altra parte.
Dato che tutti i mali non vengono per nuocere, camminando, camminando ci rendiamo conto che siamo finiti in prossimità del Gran Palazzo Reale di Bangkok.
Nel frattempo si è fatta sera e vedere la maestosità di questi edifici ci lascia senza parole. Il giorno dopo dobbiamo visitare questi luoghi con la nostra guida intanto ci godiamo questi edifici di sera che emanano una luce unica.
La cena con vista mozzafiato
Siamo in cerca di un luogo per fare cena e quasi per caso attraverso un vicolo si apre a noi un locale con una vista stupenda. Chi avrebbe mai pensato di cenare a lume di candele in un bellissimo localino sul canale con di fronte la magnifica vista del tempio Wat Arun illuminato.
Inizio ad assaporare i semplici ma prelibati piatti thailandesi davvero un’ottima cena a prezzi a dir poco ridicoli, abbiamo speso 12 euro circa in 4.
Qui trovate l’articolo sul Thai Food dove racconto i vari piatti che abbiamo assaggiato, intanto vi lascio il link Eat Sight Story di questo delizioso locale.
Torniamo al Chao Hostel la nostra prima giornata in Thailandia è terminata. Prima di addormentarmi penso alla giornata appena trascorsa e mi domando se l’impressione di Bangkok è stata positiva. Il sonno però ha il sopravvento, domani ho un’altra opportunità per scoprirlo perché si entra nel vivo del tour di Bangkok.
Gli altri articoli su Bangkok durante le mie vacanze in Thailandia sono:
BANGKOK LA VISITA AL PALAZZO REALE E AI TEMPLI
COSA VEDERE IN THAILANDIA – RAILWAY MARKET E FLOATING MARKET DI AMPHAWA
19 commenti
Bella Bangkok e adoro i piatti thailandesi. Non ho mai dormito in un ostello, ma questo che hai provato tu mi sembra proprio carino. Deco provarci un giorno..o no, sono troppo vecchia. Leggerò con piacere il resto della tua avventura.
Grazie Anna,io ti consiglio di provare un ostello in giro ne ho visti di bellissimi e poi se ho cominciato io a 46 anni puoi farlo anche tu. Ti aspetto la prossima settimana allora con il seguito del racconto!
Mi sono segnata tutti i tuoi consigli! La Thailandia mi attira molto
Grazie Cassandra, è un viaggio molto bello e particolare da fare. Ti auguro di andarci presto.
Mi piacerebbe visitare la Thailandia anche se è molto turistica. Ogni volta che leggo un post scopro nuove cose come il dover prendere le barche al volo!
Guarda io l’ho trovata meno turistica di altri posti che ho visitato. Poi certo devi saper scegliere cosa vedere ma ad esempio l’isola di Ko Samet dove siamo stati dopo aver visitato Bangkok è frequentata soprattutto da gente del posto.
Mi piacerebbe molto organizzare un bel viaggio in Thailandia..
Grazie per le informazioni.. è davvero molto utile questo post 😉
Grazie Federica ti auguro di andarci presto è una bellissima esperienza. La prossima settimana racconto il resto del viaggio.
Ogni volta che leggo un post sulla Thailandia sogno ad occhi aperti.. Credo che quando riuscirò ad andarci anche io non dormirò la notte prima. Chissà che emozione!
Si Alessia è stato un viaggio emozionante dall’inizio alla fine!
Che bel racconto! Mi hai messo una gran voglio di tornare in Thailandia!
Grazie Raffaella, anche io mentre scrivevo pensavo che ci devo tornare presto!
Bangkok è una città che un po’ stordisce… però è molto affascinante
Hai ragione Dani ho avuto la stessa sensazione, però ora mi manca.
Io con Bangkok ho un rapporto un po’ particolare, non mi sono trovata particolarmente bene e per ora non credo riuscirei a tornarci. Però la casa di Jim Thompson la ricordo con piacere, davvero un’oasi di pace!
Noi non abbiamo pianto tre gg come quella ragazza, ma abbiamo talmente tanto amato la Thailandia che torniamo tra 2 mesi con prole al seguito… Anzi voleremo con thaiArways anche noi… i sedili sono veramente comodi? Avendo mia figlia meno di due anni non paga e non ha diritto al posto, quindi 12 ore in braccio… se ci fosse posto per farla sdraiare per terra e dormire mi consolerei
Ciao Marina che bello, un po’ t’invidio. Si sulla Thai i sedili li ho trovati molto comodi se poi come noi hai la fortuna che quello del posto in mezzo non c’era puoi anche allungarti. Il personale è molto disponibile sono sicura che troveranno una soluzione.
Sono stata 3 volte a Bangkok ma mi manca ancora la casa di Jim Thompson e vorrei vedere anche quella di Terzani…ma ogni volta mi perdo via nella freneticità delle viuzze 😉
Ti credo anche io mi sono persa tra le vie di Bangkok. Purtroppo la casa di Terzani è stata buttata giù proprio qualche giorno prima della mia partenza, non sai il dispiacere.