Una vacanza in Slovenia – La campagna slovena, un mondo unico, lontano dalle città, con i rumori, la fretta e lo smog quotidiani, offre una pausa rilassante in un anfiteatro verde, con sfumature diverse ogni giorno dell’anno.
Nelle vigne, nei frutteti e negli oliveti che abbracciano i borghi crescono rami e germogli, che vengono delicatamente accarezzati e curati con attenzione dai proprietari durante la stagione di crescita. II vino matura nelle cantine, i formaggi nelle dispense, il miele negli alveari e l’olio d’oliva in contenitori di vetro che in cambio di un’attenta cura, offrono ogni anno una nobiltà diversa di sapori.
In queste zone maturano salumi casalinghi, tra i quali regna il buonissimo prosciutto. Agli abitanti piace affettarlo per amici di amici e offrirlo con il pane fatto in casa, impastato a mano con farina macinata nel mulino di un vicino, cotto nel forno a mattoni, con un bicchiere di vino giovane. Tutto è sano e pieno di sapore.
SOMMARIO
Una vacanza in Slovenia – L’esperienza dei villaggi aperti
Il quotidiano scorre troppo velocemente presi come siamo da lavoro, famigli e attività. Sicuramente, dopo questi periodi segnati dal Coronavirus, sentiamo l’esigenza di scappare da tutto questo e riappropriarsi di momenti sereni. Che cosa potrebbe esserci di più bello che dare a sé stessi e alla persona amata, in questo momento come regalo, una fuga con un’esperienza molto speciale?
Una fuga ai Villaggi aperti in un territorio ricco di storia e tradizioni dove vi attendono persone genuine con storie emozionanti da raccontare e bontà da assaporare.
Questa esperienza unica è a portata di un click sul portale www.odprtevasi.si/it/, dove potete conoscere la comodità dei Maxi, l’offerta di esperienze a contatto con gli abitanti, i luoghi delle locande domestiche e le attrazioni turistiche nelle vicinanze.
E’ molto semplice organizzarvi una vacanza in autonomia, alla prenotazione e al pagamento del periodo di soggiorno segue la consegna del codice per l’utilizzo dell’alloggio prescelto.
I Villaggi aperti di Prevacina
Ogni villaggio sloveno ha la sua anima. Prevacina, uno dei più grandi insediamenti della Valle del Vipacco, che ha sempre svolto un ruolo importante nello sviluppo della regione di Goriška, è stata segnata dalla storia delle donne Alessandrine. Hanno lasciato il segno nella storia del villaggio e nella vita degli abitanti e i loro discendenti oggi creano storie di successo anche grazie a loro.
Museo delle Alessandrine nel villaggio di Prevacina
Non c’è praticamente nessuna casa nel villaggio che in soffitta si trovi un baule, una cassa da viaggio o una valigia che custodisca ancora una preziosa eredità di nonne e bisnonne”, spiega la guida Vesna Humar.
La memoria collettiva vivente, la tradizione e l’oggettività di tutte queste storie che sono rimaste e si è formato in un’atmosfera che ha portato alla fondazione dell’Associazione per la preservazione del patrimonio culturale delle Alessandrine.
Poco dopo, iniziò a prendere forma la prima collezione e il Goriški muzej scelse Prevacina come sede di una mostra permanente che conserva le storie di queste eccezionali donne del Litorale per le generazioni future.
Qui potete trovare un museo vivente e immergervi nelle storie di donne che andarono in Egitto, nella ricca e cosmopolita Alessandria, dove rimasero per decenni come nutrici, tate e casalinghe, in modo che con i soldi guadagnati potessero preservare la casa e una proprietà ridotta in povertà.
Ma sentiamo dalla viva voce di chi vive nei villaggi il racconto di questi territori che potete conoscere attraverso una vacanza in Slovenia.
La fattoria ”Na Štacjonu’
La famiglia Vodopivec si occupa di frutticoltura già dall’anno 1986, quando furono piantate le prime 1.250 piantine di pesco. A metà degli Anni ’80, la frutticoltura nella Valle del Vipacco era in aumento e la pesca autoctona era un frutto estremamente pregiato e ricercato.
“Siamo orgogliosi di avere qualcosa di nostro, fresco, sano, e ci piace offrirlo anche ai nostri ospiti”, dice Karmela Vodopivec. “Ci piace anche trasformare la frutta in succo, composta e persino marmellata. E’ bello condividere tutto questo amore per la terra, le conoscenze che abbiamo ricevuto dai nostri nonni, il modo di coltivare e crescere alberi, e soprattutto gli ottimi frutti che maturano nei frutteti e nell’orto, con amici e ospiti”.
Agriturismo Na hribu
Anche la coppia Leban ha deciso di aprire le porte della loro azienda agricola biologica a tutti gli ospiti che scelgono la campagna slovena per le loro vacanze. L’esperienza dei Villaggi aperti la completano con l’offerta di turismo equestre e presentando lo stile di vita in un’azienda agricola biologica.
La coppia è felice del legame con la comunità locale. Un ospite che viene da loro scopre la ricchezza dell’allevamento autosufficiente, conosce gli animali domestici, dai maiali e galline alle mucche, ma l’attenzione è sull’allevamento dei cavalli di razza Quater House. Offrono anche una scuola di equitazione libera e su richiesta, gli ospiti sono istruiti sulle regole della cavalcata libera e vengono accompagnati in una gita a cavallo nei sentieri equestri circostanti.
Producono anche vino e salumi: le ottime cosiddette “šalame”, salsicce secche, prosciutto e pancetta. Negli ultimi anni coltivano anche diversi tipi di cereali. I visitatori possono vedere il processo di macinazione nel mulino biologico e, oltre ad altri prodotti, acquistare anche la farina per portare a casa. Sono specialmente fieri del cereale kamut.
La famiglia Vižintin e l’olio d’oliva Ronki
Žarko Vižintin si occupa di oliveti nella Valle del Vipacco già da 17 anni. Negli ultimi anni, con la sua famiglia, la moglie Silva e il figlio Martin, hanno prestato maggiore attenzione anche al turismo.
“È giusto che le persone che si fermano da noi vedano come e di cosa viviamo”, ha detto Žarko, notando che specialmente gli abitanti delle città, che si fermano nell’oliveto o vigneto, non smettono di meravigliarsi della bellezza del paesaggio e la gentilezza delle persone.
“E cosa c’è di più bello per un ospite che viene in questo paradiso verde e può assaggiare il vino artigianale, l’olio extra vergine e i salumi che vengono essiccati sulla Bora del Vipacco?” Proprio per questo la famiglia Vižintin sta progettando un’espansione della stanza per le degustazioni di oli e olive delle varietà Bianchera istriana e Leccino, più volte premiati con l’oro.
Il vino nelle anfore
Fin da piccoli, Borut Leban e suo padre Vili, hanno imparato i segreti per fare un buon vino. Da uomo d’affari, dopo diversi anni di distacco dalla natura, ha deciso di fare di nuovo qualcosa per la sua anima e ha iniziato a creare il proprio vino.
Entra nei Villaggi aperti con una storia speciale: con la storia del vino nelle anfore, iniziata ben dieci anni fa.
“Vorrei presentare all’ospite che ci visita il mio modo di pensare e di approcciarmi alla viticoltura e al vino. Voglio che conosca i vini che maturano in un modo completamente naturale e possono essere migliori e anche più sani dei vini prodotti con l’aiuto di composti enologici”, parla Leban di una visione completamente diversa degli “vini arancioni” che stanno maturando nella sua cantina già in quattro anfore.
Nei Villaggi aperti imparerete ancora molte altre storie emozionanti. Vi sedurranno con una vita calma ma nello stesso tempo appagante, che è un vero toccasana per tutti coloro che sono stanchi di una vita quotidiana stressante.
Questi sono i Villaggi aperti sono un modo completamente nuovo di trascorrere le vacanze, un’esperienza unica della vita autentica nel villaggio. Un fascino unico d’intreccio familiare e di tradizione durante tutto l’anno in combinazione con la comodità di un alloggio moderno e sostenibile.
Gli ospiti dei Villaggi aperti ricevono una carta di vantaggi che possono utilizzare quando visitano attrazioni turistiche o le migliori locande casalinghe. Potete in autonomia esplorare le bellezze della campagna facendo un’escursione sulle biciclette elettriche. In attesa di provare presto una vacanza in Slovenia alla scoperta dei villaggi aperti vi consiglio di leggere anche: