Praga – Per visitare il quartiere ebraico di Josefov ci affidiamo alla guida Marie, una persona validissima che con i suoi racconti ha permesso d’immergerci nell’antico ghetto.
SOMMARIO
Praga – Sinagoga Vecchia-Nuova
Iniziamo il giro partendo dalla splendida Sinagoga Vecchia-Nuova (chiamata inizialmente Nuova per distinguerla da quella antica che oggi non esiste più).
Questa Sinagoga è la più antica d’Europa, gioiello dell’arte gotica, e ancora oggi viene usata come centro religioso degli ebrei di Praga. Accanto a essa troviamo il Municipio Ebraico, con il suo orologio con le lancette che girano in senso antiorario, secondo la scrittura Ebraica.
Il Museo ebraico amministra alcune sinagoghe per info su biglietti e costi vi invito a visitare il sito Jewish Museum
Il cimitero di Praga
Ci spostiamo e raggiungiamo il famoso Cimitero di Praga, dove incuriosisce la disposizione apparentemente a caso delle lapidi che invece ha una spiegazioni.
Scopriamo infatti che è dovuta alla stratificazione di diverse sepolture che in alcuni casi raggiunge anche nove sovrapposizioni.
Passeggiare in silenzio lungo i viottoli di questo luogo dà una sensazione surreale; le lapidi sono senza ritratto hanno solo disegni simbolici. Questi ultimi identificano la persona attraverso la sua professione o le sue qualità (come le forbici per il sarto o un grappolo d’uva che denota esperienza).
Poco distante raggiungiamo un luogo che è particolarmente toccante la Sinagoga Pinkas.
La Sinagoga Pinkas
È un vero monumento agli oltre 80.000 Ebrei Boemi e Moldavi vittime della persecuzione nazista.
Le pareti di questo museo sono infatti tappezzate dai nomi di ognuno di loro, l’emozione è forte perché ne sei circondata.
Il silenzio viene interrotto solo da un canto di preghiera che risuona in tutta la sinagoga.
È un canto elevato in memoria di vittime in questo caso della Shoah, che a sentirlo ti lascia un vuoto dentro.
Io non riesco a fotografare mi sembra quasi mancare di rispetto.
Al primo piano di questo edificio vi è l’esposizione di disegni dei bambini di Terezin (una località a 80 km da Praga, dove i nazisti deportavano gran parte degli ebrei cechi e moldavi).
Dei 150.000 deportati, 15.000 erano bambini, infatti è stato soprannominato “Il campo dei Bambini”. Circa 4000 disegni originali fatti da bambini nel campo sono stati recuperati, grazie all’abilità di un professore che li nascose. Un momento molto toccante di profonda riflessione, una testimonianza di queste atrocità, vissute attraverso i disegni semplici di questi piccoli.
Lasciamo questo luogo per raggiungere la Sinagoga Spagnola, un capolavoro in stile moresco, che per chi come me è stato a Granada ricorda molto negli elementi decorativi il complesso dell‘Alhambra. La sinagoga ospita una mostra permanente degli ebrei di Praga.
Passeggiando per il quartiere notiamo simboli carichi di significato e la tradizione si mescola con l’imponenza e la bellezza dei palazzi residenziali ricostruiti in stile liberty.
Procediamo verso la Sinagoga Klausen, che ospita mostre di oggetti, manoscritti e stampe sulla vita di famiglia e sulle festività ebraiche.
Approfittiamo per riposarci un po’ e la nostra guida Marie ci racconta usanze e tradizioni ebraiche praticate ancora oggi. Il nostro meraviglioso giro al quartiere ebraico è terminato.
Ho la sensazione che si prova dopo aver letto un buon libro.
Mi sono immersa nei luoghi, e ho accresciuto le mie conoscenze avvicinandomi a questo popolo che tanto ha sofferto nel corso degli anni.
Le sculture di David Cerny

Salutiamo la nostra guida Marie e mentre cerchiamo un posto dove pranzare non possiamo fare a meno di fotografare la famosa scultura dedicata a Franz Kafka. Qui viene rappresentato lo scrittore seduto sulle spalle di un cappotto vuoto a indicare che aveva superato le paure verso un padre severo.
Dopo pranzo ci dirigiamo verso il Museo di Kafka dove una pioggia battente non lascia scampo. Nella piazzetta antistante il museo facciamo conoscenza con l’arte di David Cerny (che sarà poi il nostro filone, per tutto il pomeriggio).
Una fontana chiamata Čůrající postavy: Rappresenta due figure maschili di bonzo che urinano in uno stagno a forma di Repubblica Ceca.
Un movimento elettronico permette loro di girare i fianchi, in modo che il getto d’acqua scriva delle lettere sulla superficie dello stagno.
Inviando un SMS (utilizzando il numero nelle immediate vicinanze della fontana): il testo del messaggio verrà rappresentato dalle due statue.
Miminka – Babies Si tratta di 11 enormi statue nere raffiguranti bambini che gattonano sulla torre di Žižkov. Considerata la seconda tra le costruzioni più brutte al mondo, quest’opera è stata infatti commissionata a Černý per rendere la torre “guardabile”.
Tre statue dello stesso genere sono state collocate all’entrata del Museum Kampa, dove è possibile osservarle da vicino.

La Torre della Televisione – Per raggiungere la torre della televisione che con i suoi 216 metri sembra vicinissima ma facciamo una lunga camminata. Prendiamo un ascensore che ci dà salire fino a 93 metri di altezza dove si ha una bellissima vista di Praga (peccato che piove).
In queste sale panoramiche con vista a 360 sulla città vi sono comodi ovetti con morbidi cuscini, dove rilassarsi ascoltando musica dalle casse poste all’interno. La torre ospita anche un ristorante e un hotel molto curioso con una sola stanza!
Giornata piena siamo stanche ma cariche di emozioni e di sensazioni contrastanti, che rimarranno impresse nella nostra memoria.
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11 commenti
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Ciao! Per la visita al quartiere ebraico a chi ti sei rivolta? Grazie mille!
Ciao Vania purtroppo i contatti della signora Marie che trovi nel racconto non li trovo più. Però ti posso consigliare un tour molto valido del quartiere ebraico. Ti metto il link sotto.
Ciao buona serata
Rosy
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Mi piacerebbe seguire questo itinerario..
Sto convincendo il mio compagno a tornare a Praga e vorrei visitare ciò che non ero riuscita a vedere anni fa 🙂
Si Federica il quartiere Ebraico è uno di quei posti che ti rimane nel cuore, ti consiglio di visitarlo!
Bello bello questo reportage! Si vede che ci hai messo il cuore. Ho sentito insieme a te le emozioni che hai provato in alcuni luoghi, soprattutto di fronte ai disegni dei bambini. Carini invece i “gattonatori” ❣️
Si Roby è stato un giro emozionante quello del Quartiere Ebraico di Praga. In alcuni momenti mi sono fermata e non riuscivo neanche a fotografare. È stato come scoprire un’altra Praga.
Purtroppo quando sono stata io, ormai 10 o forse 11 anni fa non ci stava nulla di così moderno per le vie del ghetto, nessuna istallazione o scultura, solo le loro meravigliose vetrine di dolci e la bellissima sinagoga
Si in molti mi hanno detto che Praga è cambiata moltissimo negli ultimi anni.