Portorose Slovenia – Oggi voglio raccontarvi della mia recente esperienza di viaggio alla scoperta dell’entroterra sloveno nei dintorni di Portorose.
Quando sono stata invitata per il Press Tour alla scoperta dell’entroterra sloveno-croato ad ottobre ero molto curiosa di conoscere luoghi a due passi dall’Italia con un paesaggio, una cultura e un’identità molto forte.
SOMMARIO
Portorose Slovenia un viaggio tra costa ed entroterra
Devo dirvi la verità mentre visitavo questi territori vi ho pensato molto perché sò che se mi seguite anche voi come me vi appassionate a mete che non sono solo luoghi di villeggiatura ma sanno coinvolgere con le loro storie e i loro racconti fatti di persone che con passione vivono questi luoghi.
Partiamo dunque alla scoperta dell’entroterra sloveno e chissà che non vi vengono in mente idee per il vostro prossimo viaggio o vacanza.
Il Press Tour è cominciato dalla costa della Slovenia e precisamente da Portorose. Questo luogo non mi è nuovo dato che più di 15 anni fà ci sono stata con amici per una vacanza all’insegna del relax approfittando dei meravigliosi centri termali che si trovano da queste parti. Portorose è una bella cittadina sul mare a circa 30 km dal confine italiano.
Dove dormire in Slovenia
La prima notte del tour abbiamo dormito presso il Grand Portoroz Hotel. L’hotel fa parte di un complesso fronte mare chiamato Lifeclass Resort-Spa, di cui fanno parte 6 hotel tutti adiacenti al grande centro termale.
Le camere sono tutte molto funzionali e arredate con gusto. La mia stanza aveva un balcone fronte mare dove godersi il delizioso porto.
Questo può essere una sistemazione strategica perché Portorose è un ottimo punto d’appoggio per le varie escursioni che si possono fare sia via mare che nell’entroterra. Ecco una mappa con altri hotel che potete scegliere in zona.
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Dove mangiare nell’entroterra sloveno
La prima sera scopriamo un agriturismo nell’entroterra a Dragonja l’ultima città prima del confine croato a pochi km da portorose.
Kmetija Mahnič – Farm Mahnič è un ristorante a conduzione famigliare qui Ingrid e la sua famiglia vi accoglierà in un ambiente che rispecchia la tipicità di questi luoghi.
Ingrid è un’esperta di vini e di cultura locale, ci racconta con passione i prodotti che contraddistinguono la cucina tipica istriana.
La cena si svolge in allegria grazie anche ad un signore che intrattiene i commensali con una fisarmonica intonando canti popolari locali. Tra i piatti che mi hanno colpito c’è stata una minestra di mais dal nome curioso ‘Boboci’
Il locale ha anche una cantina fornita al piano inferiore dove si possono acquistare vini e non solo.
Cosa vedere nei dintorni di Portorose Slovenia
- Il Parco Naturale delle Saline di Sicciole
Il primo giorno dedichiamo buona parte della giornata alla scoperta del Parco Naturale delle Saline di Sicciole.
Se siete già stati a visitare le delle saline sapete quanto può essere interessante il paesaggio e la storia di questi luoghi. Le saline di Portorose sono raggiungibili sia via terra che via mare, noi le abbiamo raggiunte via mare attraverso il Canal Grande e devo dirvi che è stato molto suggestivo.
Dopo aver ammirato da un terrazzo l’estensione delle saline abbiamo raggiunto il museo dove viene raccontata la fauna e la flora che contraddistingue questo curioso paesaggio. Vi sono anche documenti e foto che raccontano la vita di chi viveva questi luoghi, vi è anche un documentario che spiega le varie fasi della lavorazione del sale.
Dopo aver lasciato il museo passeggiamo all’interno delle saline per raggiungere lo shop, un paesaggio incantevole tutto sempre rallentare i ritmi e il caldo tepore del sole scalda i volti ma anche il cuore.
Vi lascio tutti i riferimenti per visitare le Il Parco Naturale delle Saline di Sicciole, e vi consiglio di farlo con una guida locale, vi permetterà di apprezzare al meglio il passato e il presente delle saline.
- Visita a Padna e la degustazione di prodotti tipici presso la fattoria Padniec
Il villaggio di Padna (Padena in italiano) si trova in collina nell’entroterra istriano ad una trentina di chilometri da Portorose.
Lasciamo l’auto e iniziamo a curiosare tra strette vie e cortili, incontriamo la chiesa di S. Biago in stile tardo gotico. Da qui nelle belle giornate di sole si gode di una bellissima vista.
Raggiungiamo il borgo di casette e la Fattoria Padnjec gestita dalla famiglia Pucer che produce principalmente olio ma non solo. Veniamo accolti sotto un’albero enorme da tutta la famiglia padre, madre i figli e la nonna che quando scopre che sono italiana si commuove e inizia a parlarmi in italiano.
Entriamo nella cucina adibita per la degustazione, tutto è curato nei particolari, una tavola imbandita invoglia ad assaggiare ogni cosa. Formaggi, salumi, polenta e il pane appena sfornato prodotto dalla nonna. Rimango particolarmente colpita da un piatto di pesce servito con della verdure dal sapore delicato davvero ottimo.
La degustazione quando il tempo lo permette la si può fare anche fuori dove da una terrazza si ha una vista bellissima della vallata.
Pur essendo un paesino molto piccolo ha un ufficio turistico molto funzionale che organizza tantissime attività, tra le quali noleggia anche bici con pedalata assistita per girare in completa autonomia.
- La Casa di Tona (Tonina House) a San Pietro
Tonina House è una casa museo che conserva l’edilizia contadina istriana con il tradizionale frantoio ricostruito. Il villaggio di San Pietro è ha circa 20 minuti di auto da Portorose ed è facilmente raggiungibile attraverso la strada 111.
Al piano terra è stato ricostruito il frantoio mentre al primo piano si trovano due stanze che rappresentano il modo di vivere e la cultura a cavallo tra 19 e 20 secolo, tutti intorno alla casa uliveti. Gli oggetti esposti all’interno in parte appartengono al corredo originale della casa e in parte sono stati recuperati da case o villaggi vicini. Interessante sapere che i frantoi potevano essere privati o appartenere alla comunità del villaggio, alcuni erano anche proprietà della chiesa.
Visitare questa casa sicuramente emoziona e permette al viaggiatore di avvicinarsi agli usi e costumi del luogo.
Lasciamo San Pietro per raggiungere a pochi chilometri Nova Vas Na Buriji
Dove mangiare a Secovlije in Slovenia
Na Burji è sicuramente un ristorante molto amato in queste zone, prodotti freschissimi e piatti della tradizione. Porzioni abbondanti ottimi i piatti a base di pesce, e il vino bianco locale. Una locanda a conduzione famigliare dove si viene accolti attraverso un giardino, sembra quasi di andare a mangiare a casa di amici.
Quasi al confine con Dragonja ma facilmente raggiungibile a circa 20 km da Portorose.
Dopo un pranzo abbondante conviene fare due passi, quindi cosa c’è di meglio che andare alla scoperta di Pirano?
Alla scoperta di Piran (Pirano)
Conosciuta anche come la piccola Venezia è una piccola ma deliziosa cittadina sul mare. Vi consiglio di lasciarvi guidare dalle strette stradine che confluiscono a Piazza Tartini che ha vista sul porto. Raggiungete il campanile della cattedrale di San Giorgio, una copia esatta del campanile di San Marco a Venezia. Da qui si gode una vista stupenda della città che in un abbraccio avvolge il mare. Scendendo dalla parte opposta incontrate Piazza Primo Maggio, dalla curiosa conformazione. Al centro si trova una cisterna di pietra per la raccolta dell’acqua piovana. Nel passato l’acqua veniva convogliata nella cisterna dalle grondaie dei tetti dei palazzi vicini e veniva raccolta nella grande cisterna.
All’imbrunire passeggiate lungomare e lasciatevi affascinare dal luccichio delle barche al porto.
Che dire una vacanza tra l’entroterra sloveno e la costa vi permette di godere appieno questo meraviglioso territorio che ha molto da raccontare tutto l’anno.