Chi non ha mai assaggiato le colorate Pastiglie Leone alzi la mano? Anche chi non è di Torino conosce le golose caramelle Leone. Avere in borsetta una scatoletta colorata di Pastiglie Leone, magari alla cannella è un classico.
SOMMARIO
Pastiglie Leone una fabbrica di delizie
Non sono una golosa di caramelle come di cioccolato, ne mangio il giusto ma quando vi trovate davanti a montagne colorate di caramelle dalle mille forme vi assicuro che sono una vera tentazione.
Qualche settimana fa in occasione della presentazione di Play With Food (se volete sapere di cosa si tratta ecco il link all’articolo Play With Food7), che si teneva appunto presso la Fabbrica delle Pastiglie Leone, ho avuto la possibilità di conoscere più da vicino questa azienda.
Dopo la conferenza stampa divisi in due gruppi ci hanno accompagnati in visita allo stabilimento. Volete sapere com’è andata allora seguitemi nel racconto?
Prima di entrare nello stabilimento vero è proprio abbiamo indossato, calzari, grembiule e cuffietta e abbiamo raggiunto la zona produzione.
Un po’ di Storia…
L’addetta che ci accompagna ci racconta che la storia delle Pastiglie Leone risale al 1857, dove in una confetteria vicino Alba, Luigi Leone produce delle piccole e dolci pastiglie per deliziare a fine pasto i suoi clienti. Proprio per questo i primi gusti sono digestivi: cannella, rabarbaro, Fernet, genziana, ecc..
Nel 1861 le Pastiglie Leone arrivano a Torino, Luigi Leone decide di trasferire qui il laboratorio ed è subito un successo.
Tra i primi clienti illustri pensate che c’è anche Camillo Benso Conte di Cavour, che si dice che era goloso di pastiglie gommose alla violetta. Alla morte del fondatore il laboratorio viene rilevato dai dipendenti.
Nel 1934 arriva la svolta, Giselda Balla Monero detta non a caso, la Leonessa per il suo forte temperamento acquista la confetteria Leone.
Una donna fuori dall’ordinario per l’epoca, coraggiosa, determinata e con una vena manageriale non indifferente.
Capisce che il laboratorio Leone poteva diventare qualcosa di più. Così decide d’investire prima di tutto su un sito più ampio per la produzione e si trasferisce nello storico stabilimento di Corso Regina Margherita 242 a Torino, sede dell’azienda fino a pochi anni fa. Investe inoltre in nuove confezioni e in pubblicità.
La “Leonessa guiderà l’azienda fino agli anni 80, quando lascia tutto nelle mani del figlio Guido Monero. Guido Monero, è un esperto di confetteria e arte cioccolatiera e insieme alla moglie e alla figlia mandano avanti l’azienda Leone. Dal 2006 la fabbrica lascia la sede storica di Corso Regina Margherita per trasferirsi nell’attuale stabilimento di Collegno, in via Italia 46.
La visita alla Fabbrica
Nel frattempo noi siamo arrivati nel cuore nella produzione di pastiglie dure Leone dove si segue ancora la ricetta originale. Zucchero a velo (96%), macinato direttamente in azienda, gomma arabica, gomma adragante con l’aggiunta di acqua, succhi di frutta, oli essenziali, estratti e coloranti naturali a seconda del gusto.
L’impasto profumatissimo, viene disteso attraverso un macchinario dell’altezza desiderata e lo fa correre su un rullo dove gli antichi stampi in bronzo, marchiati con la “L” di Leone creano la famosa forma a cilindro.
Assaggiamo le pastiglie prima di essere essiccate hanno una consistenza gommosa, ma sono già buonissime.
Le pastiglie vengono poi essiccate per 24 ore ad aria calda, dopo di che vengono scelte a mano dopo di che sono pronte per essere confezionate e vendute in tutto il mondo.
Quello che mi colpisce della lavorazione è che per quanto ci sia una parte automatizzata è molto presente il controllo umano. Tra i vari macchinari vi è un grosso tavolo con vasi colmi di caramelle colorate, ci dicono che possiamo assaggiare, che meraviglia mi sembra di esser tornata bambina.
Curiosità
Sapete quanti gusti ci sono delle Pastiglie Leone dure? Sono oltre 40 si è aggiunto da poco Spritz e Martini, ma il gusto più venduto rimane la cannella, e io le adoro.
I gusti più originali? Cedrata Tassoni, Assenzio, Mirra e menta, Mercanti di Venezia.
Non hanno data di scadenza in quanto sono composte al 96% di zucchero a velo.
La nostra guida ci spiega che la caratteristica di questa fabbrica e il fatto che all’interno dello stesso stabilimento è come se ci fossero tanti piccoli laboratori. Vi è la zona dedicata delle pastiglie dure, quella delle caramelle gommose, quella delle gelatine e la parte riservata al cioccolato.
Passando attraverso i vari reparti è evidente questa distinzione.
Le Gelatine
Siamo poi passate nel reparto delle gelatine, la mia passione. Vassoi colmi di gelatine di frutta al gusto di frutti di bosco, arancio, limone, fragola e molte altre.
I prodotti utilizzati per queste delizie sono di qualità e selezionati. Infatti le gelatine Leone sono realizzate con polpa e succo di frutta, e si sente, le avete mai provate?
Passando vediamo altre delizie come le gommose realizzate con gomma arabica.
Sapete che fanno anche tutta una linea di liquirizie buonissime, noi abbiamo assaggiato quelle gommose a forma di pesce, che bontà.
Dovete sapere che Pastiglie Leone è sempre stata attenta a creare ricette buone e naturali, proprio per questo motivo è stata tra le prime aziende a realizzare delle linee che tenessero conto delle esigenze come intolleranze nei confronti di particolari ingredienti. Nascono varie linee di prodotti senza glutine, senza latte, senza zucchero e le nuove pastiglie Vegan. Che dire hanno pensato proprio a tutto.
Il Cioccolato
Ma ora passiamo nella zona più golosa quella del cioccolato. Iniziamo con incontrare macchinari che fanno scorrere fave di cacao che raggiungono la tostatura ad aria calda e inebriano di profumo. Un po’ più avanti vi sono dei rulli a pietra impregnati di cioccolato che mescolano la granella di cacao con altri ingredienti, una lavorazione d’altri tempi per un prodotto di qualità.
Dopo di che il cioccolato viene armonizzato per 60 in conche piane in porfido, viene così elimina l’acidità e viene esaltata la componente dolce aromatica.
Si termina la lavorazione con la colatura in stampi del prodotto per ottenere la forma desiderata. Oltre alle classiche tavolette vengono confezionati cioccolatini varie, i lingottini ripieni al pistacchio e la nocciola i miei preferiti!
Confezionamento
La visita termina nella zona confezionamento e magazzino. Ancora gelatine dai tanti colori e profumatissime sotto i miei occhi, sono un vero attentato.
Rimango incantata a guardare un macchinario che aggiunge la carta colorata alle scatolette delle Pastiglie Leone, si perché le scatole sono tutte uguali e poi per distinguere i gusti vengono avvolte nelle simpatiche carte che conosciamo.
Vi sono tanti banconi dove gli operai sistemano i vari prodotti in scatole di ogni forma e colore. La nostra visita è giunta al termine e io oltre ad aver alzato di molto il mio tasso glicemico sono davvero felice.
E’ stato bello visitare lo stabilimento di un’azienda storica di Torino che conoscevo solo di fama.
Ora posso testimoniare che dietro una grande azienda quale Pastiglie Leone vi sono persone che con passione e professionalità lavorano ogni giorno per produrre e far conoscere il made in Italy nel mondo.
Le Pastiglie Leone potete trovarle a Torino nei bar, pasticcerie e supermercati, ma potete anche acquistarle on line direttamente sul sito dell’azienda.
Il mio consiglio?
La prossima volta che passate da Torino, non dimenticate di entrare in un bar e acquistare una scatoletta di Pastiglie Leone al gusto che preferite.
Io vi aspetto la settimana prossima con un nuovo racconto sul blog.
14 commenti
Che bello questo articolo! Mi piace molto conoscere la storia dei grandi marchi italiani! Grazie
Grazie a te Alessadra per i complimenti. A me piace molto raccontare di fabbriche e attività che hanno fatto conoscere il Made in Italy in tutto il mondo.
Oddio! Gusto Spritz e Martini?! Ma che cosa curiosa!! Ma diciamo la verità, non credevo che queste pastiglie esistessero in 40 sapori diversi! Figata!!!! E quanti ricordi hai riportato sulle mie papille gustative 🙂
Grazie Serena! Si io ho provato quelle al Martini è sono una vera bontà.
Le pastiglie Leone… che passione! Mi ricordo ancora quelle – deliziose! – alla viola che conservavo gelosamente e razionavo per far durare una manciata di giorni in più… <3
Quelle alla violetta rimangono sempre le più vendute!
Io le conosco! Ma non sapevo fossero un’istituzione a Torino. Mi piacciono molto queste occasioni di conoscenza che vanno oltre il sightseeing turistico. Se vengo a Torino mi piacerebbe visitare la fabbrica!
Anche a me piace far conoscere la Torino più vera non a caso ho una rubrica che si chiama “Torino Local Friend.
Le pastiglie Leone sono le mie preferite in assoluto. Non sapevo che i gusti fossero addirittura 40, ma credo di averne provate almeno la metà. Non saprei dirti qual è il mio gusto preferito, ma posso dirti quali compro più spesso: violetta, vaniglia e cannella (come te).
Adesso che so che è possibile visitare la fabbrica non perderò l’occasione. Anzi, ho già programmato la visita. :-)))))))
Bravissima anche perché da qualche indiscrezione ho scoperto che la famiglia storica che gestisce la fabbrica sta vendendo. Speriamo solo che continuano con la golosa tradizione.
Non sono una grande fan delle pastiglie Leone, ma delle gelatine invece sì! 😛 bellissimo poter visitare la fabbrica, grazie del tuo resoconto 😀
Grazie a te! Anche io adoro le gelatine
Io vado matta per le pastiglie Leone alla violetta e quelle all’anice. Mi ricordano tanto la mia nonna.
Si hanno il potere di evocare ricordi e persone a noi care.