Gravina in Puglia – Oggi vi porto alla scoperta di Gravina Sotterranea, un luogo suggestivo e ricco di storia. Quotidianamente percorriamo strade durante i nostri viaggi e ignoriamo l’esistenza di un passato racchiuso nel sottosuolo.
Ma andiamo per ordine, come ho scoperto Gravina in Puglia e il suo mondo sotterraneo immerso nella storia?
SOMMARIO
Gravina in Puglia – Alla scoperta dei sotteranei
A giugno scorso ho partecipato a Masserie sotto le stelle in Puglia, il racconto lo potete trovare su Masserie sotto le stelle – La mia esperienza.
Tra le varie attività ed esperienze che ho fatto in Puglia, per un giorno intero sono andata in giro con uno speleologo Francesco del Vecchio.
Un’esperienza bellissima, quando si ha a disposizione una persona preparata che conosce i luoghi. Ti permette di apprezzare a pieno il territorio.
Gravina in Puglia
Raggiungiamo il comune di Gravina di Puglia dove Francesco ha preso già contatti con Michele Parisi, presidente dell’Associazione Gravina Sotterranea.
Prima di raggiungere l’ingresso di Gravina Sotterranea facciamo un giro veloce di Gravina. Attraversiamo Piazza Benedetto XIII mi colpiscono gli edifici dal tipico colore ocra e le stradine lastricate. Raggiungiamo un punto panoramico da dove possiamo apprezzare le suggestive grotte utilizzate come abitazioni, dando vita alla cosiddetta civiltà “rupestre”.
Gravina sotteranea un tuffo nel passato
Ma è ora di addentrarci nella Gravina Sotterranea. Siete pronti?
Raggiungiamo l’ingresso ci aspetta una guida dell’Associazione Gravina Sotterranea. Un associazione che con tenacia e perseveranza oltre ad aver portato alla luce questo meraviglioso tesoro, si prodiga per far conoscere Gravina Sotterranea anche fuori in confini della Puglia.
Ci muniamo di una torcia e iniziamo a scendere in un passato nascosto.
La guida ci spiega che Gravina Sotterranea è stata aperta al pubblico nel 2004, ma che questa grande cava è stata scavata tra il 1100-1900.
Questa e solo una delle tantissime testimonianze del passato, vi sono cantine private, ancora più antiche e di dimensioni maggiori ma purtroppo non visibili.
Qui ci sono i vecchi resti della città fatta di tufo
Troviamo gli spazi dove il tufo veniva tagliato e lavorato. Vi sono diversi ambienti dove si conservavano i cibi freschi e persino una cisterna di tufo rivestita di cocci.
Un mondo nascosto abbandonato per secoli, antiche tradizioni e la vita quotidiana di questa terra riportata alla luce.
Ho una sensazione stranissima visitando questo luogo. Si ha quasi l’impressione che vi sono ancora persone che vi lavorano, ogni segno, ogni oggetto ricorda la quotidianità di questi luoghi.
La città non rivela il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole.
Le Città Invisibili di Italo Calvino
Ma perché si è scavata la Gravina Sotterranea?
Principalmente perché occorrevano materiali da costruzione, ecco perché negli ambienti vi attrezzi utilizzati per il taglio del tufo e per il suo trasporto in superficie.
Dato che i contadini vi passavano molte ore a lavorare qui sotto vi erano anche delle zone dove conservare al fresco le derrate.
In seguito utilizzate come cantine per la temperatura costante che vi è al suo interno. Sono tantissimi i reperti trovati in questi luoghi, attrezzi, recipienti e vasellame di ogni genere.
Se vi ho incuriosito non vi resta che programmarvi un giro a Gravina in Puglia.
Dove dormire a Gravina e dintorni
Qui potete trovare una mappa con le strutture che possono ospitarvi della zona:
L’associazione di Gravina Sotterranea organizza escursioni guidate non solo nella città nascosta, ma anche nelle chiese rupestri, e nelle cantine simboli di una civiltà sotterranea.
Ecco il link del sito dove potete trovare tutte le informazioni necessarie per questo viaggio nel tempo.