Conoscete la cucina russa? Qualche sera fà ho partecipato ad un’altro interessante evento promosso dall’associazione Italo-Russa E’Ora?!. Se ricordate già l’anno scorso il presidente dell’associazione Katia Veshkina mi aveva invitato ad una serata qui potete trovare il racconto, Cultura e sapori di Russia a Torino.
Sfida dei gusti con la cucina russa
Infatti l’associazione È ORA organizza regolarmente iniziative culturali, tra le quali: cineforum ARCA RUSSA, serate letterarie, serate di scambio linguistico, itinerari educativi a Torino, workshop, e molto altro ancora. Con lo scopo non solo di valorizzare ed incrementare i rapporti culturali fra i russi che vivono in Piemonte, in particolare a Torino, e gli italiani appassionati di cultura russa, ma anche di supportare e sviluppare un ambiente culturale unico, confortevole e stimolante, per entrambe le parti.
Ma torniamo all’evento, la serata promette bene sin dalla scelta della location, presso gli Arca Studios all’interno dei Docks Dora a Torino. Gli Arca Studios sono una realtà nata a Torino che unisce professionisti e artisti nel campo della comunicazione. Un offerta completa che inoltre mette a disposizione sale di registrazione audio/video e spazi per eventi.
Tenete d’occhio il loro sito e la pagina Facebook, sono in continuo fermento per quanto riguarda idee, progetti ed eventi. Gli spazi ricavati dagli ex magazzini generali Dock Dora danno un’ambientazione che ricorda molto i loft Newyorkesi, la sala che ospita l’evento è molto ampia, ha mattoni a vista ed ha manifesti alle pareti.
La serata comincia con una proiezione fotografica dedicata al viaggio del fotografo Samuele Mollo in Russia. Man mano che scorrono le foto lui ci racconta paesaggi e aneddoti curiosi. Le foto del Reportage Transiberiana mi emozionano, e mi fanno venire voglia di partire. Potete apprezzare anche voi questi luoghi andando alla sua pagina Samuele Mollo Ph.
Nel frattempo prendiamo posto è inizia la sfida dei gusti che vede come protagonista l’aperitivo Italia vs Russia.
Kate Veshkina introduce chi ci accompagnerà durante questa serata alla scoperta della cucina russa.
Il sommelier Antonio Cavallo titolare di Avvinamento, che organizza eventi a sfondo enologico,dugustazioni a tema, enoturismo, vendita di vini e di altri prodotti alimentari di nicchia. Antonio presenterà l’aperitivo tipico italiano mentre Kate ci racconterà dei zakuski tradizionali russi.
Partiamo con salatini e pizzette accompagnate da un Pinot Nero vinificato in Rosa dell’azienda Agricola Monsupello, seguono poi affettati misti della macelleria Scaglia, formaggi saporiti del caseificio Artelat di Alberobello da accompagnati da Miele della azienda agricola Cassinelli, con cui beviamo un barbera d’asti docg az. Eredi di Chiappone Armando.
L’aperitivo russo è composto da un piatto dove troviamo pane nero e pesce affumicato, rafano sott’aceto e naturalmente non può mancare un bicchierino di vodka. Kate ci spiaga che la tradizione insegna, che si deve annusare il pane nero poi si prende il bicchiere di vodka e lo si butta giù tutta d’un fiato, dopo di che si mangia il pane nero.
Proseguiamo la serata gustando un dolce della tradizione italiana come la colomba accompagnata da un Valdobbiadene docg Costa Sengelle, az. Santantoni. Poi per la tradizione russa dei cioccolatini tipici accompagnanti da un ottima vodka al mirtillo.
I prodotti russi proposti sono in vendita presso la Bottega Russa con sede a Torino di proprietà di Petro nechainikov una persona veramente piacevole e disponibile, che ho conosciuto all’inizio dell’evento. In una zona della sala che ci ospita sono esposti dei prodotti tipici russi, rimango colpita da delle bottiglie di un distillato il Polugar.
Petro mi racconta l’avvincente storia di questo prodotto che viene anche chiamato come bread-wine (aveva tutto un altro sapore: aveva, per la precisione, il sapore del pane di segale che tradizionalmente si trova sopra ogni tavola) un antenato della vodka. Mi mostra un libro dove viene raccontata la storia di questo distillato che è veramente affascinante.
Veniva prodotto ovunque; dalle case dei contadini fino alle distillerie private della nobiltà. L’origine popolare di questo distillato fa sì che però, oltre alla segale, i piccoli produttori aggiungessero anche ciò che la natura gli offriva in abbondanza: bacche, frutta, erbe, radici, spezie. Nascono così, se vogliamo, le prime “vodke aromatizzate”.
Rodionov ed i suoi due figli iniziano a riportare in vita il bread-wine, la loro azienda partita a conduzione famigliare produce il Polugar rispettando l’antica ricetta originale. Anche se non sono molto amante dei distillati vi assicuro che il Polugar è da provare, a ogni sorso si assapora tutta la storia e la tradizione che lo accompagna.
La serata alla scoperta della cucina russa scorre piacevole, ancora una volta ho avuto l’opportunità di conoscere usi e costumi della Russia, un paese che spero presto di visitare. Volete sapere com’è andata la sfida? Bè complice il vino e i distillati non ricordo… ma per me la sfida Italia vs Russia è andata a pari merito!
Vi aspetto la prossima settimana vi porterò nuovamente nella bellissima Ischia.
Mentre da domani sarò alle Terme sensoriali a Chianciano in Toscana per il weekend “Degusta Toscana”, seguitemi sui canali social, vi aspetto.